Semidivino è un locale che fino al 2005 era gestito da due somelier di altissimo livello che lo hanno portato a essere uno dei più rinomati della zona e che a oggi, nonostante un breve periodo di chiusura, vanta, grazie al duro lavoro dei nuovi titolari, clienti fideilizzati e un gran numero di recensioni positive da parte degli esperti di settore grazie alla qualità dei suoi prodotti.
Un’atmosfera calda e retrò caratterizzano un piccolo ma accogliente bistrot sito tra Piazza Fiume e Corso Trieste. Quella dei Coccia è una di quelle famiglie dedite all’imprenditoria ma soprattutto al servizio; Semidivno è un locale che fino al 2005 era gestito da due somelier di altissimo livello che lo hanno portato a essere uno dei più rinomati della zona e che a oggi, nonostante un breve periodo di chiusura, vanta, grazie al duro lavoro dei nuovi titolari, clienti fideilizzati e un gran numero di recensioni positive da parte degli esperti di settore grazie alla qualità dei suoi prodotti.
Per le sue caratteristiche uniche, Semidivino, è una Bottega Storica che dal 1929, quando vendeva vini e oli, ha conservato tutt’oggi il suo fascino. Entrando si sente profumo di storia e la vista evidenzia quel tipo di eleganza che resta perpetua negli anni. Il pavimento tipico dell’epoca, alla veneziana; il bancone in granito rosso e le boiseries che rivestono le pareti arricchite dai vini bianchi e rossi, dai numerosi champagne e distillati, tutti di provenienza italiana, rendono il ristorante-enoteca un felice salto nel passato.
L’immagine eterea di questa enoteca è seconda solo alla cucina della signora Anna, classica grazie ai suoi piatti tradizionali romani e umbri, valorizzati dal pregiato e selezionato tartufo nero di Norcia, dai salumi artigianali di diverse regioni italiane, dai prosciutti e dai numerosi tipi di formaggi (oltre quaranta).
Semidivino si trova in Via Alessandria 230, in uno dei quartieri più belli e veri di Roma, dove la gente non torna solo a dormire ma vive in ogni ora del giorno e della notte. Uno di quei posti, piegati sì dalla crisi, i negozi sfitti ne sono la prova ma dove senza alcun dubbio si assapora l’attimo in tutte le sue sfaccettature.
Luca Bagaglini